Domanda bonus 200 euro al via, dall’INPS istruzioni e scadenze

28 Giugno 2022
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Domanda bonus 200 euro al via, dall’INPS istruzioni e scadenze
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L’INPS nella circolare n. 73 del 24 giugno 2022 ha fornito le istruzioni operative per fruire del bonus 200 euro.

Il bonus 200 euro è previsto dall’art. 32 del decreto legge n. 50/2022 e le categorie individuate dall’Istituto tenute a presentare domanda riceveranno il contributo nel mese di ottobre 2022.

I lavoratori che devono presentare la richiesta all’INPS sono:

-collaboratori coordinati e continuativi;

-stagionali, a tempo determinato e intermittenti;

-iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;

-autonomi occasionali;

-incaricati alle vendite a domicilio;

-lavoratori domestici.

 

Modalità e tempi di presentazione

Il bonus 200 euro erogato dall’INPS successivamente alla presentazione dell’istanza non concorre al calcolo del reddito, ai sensi del TUIR ed è cumulabile con altre misure di sostegno al reddito e con alcuni trattamenti pensionistici. L’indennità può essere erogata solamente una volta per ogni soggetto che ne ha diritto.

La richiesta va presentata dai lavoratori interessati a partire dal 20 giugno 2022 e fino al:

30 settembre 2022, per i lavoratori domestici;

31 ottobre 2022, per tutte le altre categorie di lavoratori indicati.

I lavoratori di cui sopra, per ricevere il contributo, dovranno presentare l’apposita istanza all’INPS prevista per la categoria di appartenenza.

Va presentata esclusivamente in modalità telematica utilizzando i canali messi a disposizione sul sito dell’INPS.

Per procedere all’invio è necessario autenticarsi con le credenziali SPID (livello 2 o superiore), CIE o CNS.

Una volta inviata la domanda sarà possibile accedere alle ricevute, ai documenti e monitorare lo stato di lavorazione della richiesta.

In alternativa al servizio web è possibile rivolgersi al contact center multicanale telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

I lavoratori che non sono in possesso delle credenziali necessarie possono usufruire dei servizi dei Patronati.

Per il pagamento dell’indennità, in fase di domanda, i richiedenti dovranno indicare la modalità di accredito scegliendo tra bonifico bancario/postale, bonifico domiciliato o pagamento in contanti presso gli portelli dell’ufficio postale.

 

 

Domanda bonus 200 euro: le istruzioni per i collaboratori coordinati e continuativi

Possono ricevere il bonus 200 euro tutti i lavoratori con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, il cosiddetto co.co.co., attivo al 18 maggio 2022 e che siano iscritti alla Gestione separata.

Un altro requisito necessario per ricevere il contributo di 200 euro è di non essere titolari, sempre alla data del 18 maggio 2022, di trattamenti pensionistici, né di essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Infine, l’indennità viene erogata a tutti i soggetti in possesso dei requisiti che nel 2021 hanno dichiarato un reddito inferiore ai 35.000 euro.

 

 

Domanda bonus 200 euro: le istruzioni per i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti

Tra i beneficiari del bonus 200 euro che devono presentare l’istanza di accesso l’INPS inserisce anche i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti. tra questi sono inclusi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo.

Per potere ricevere l’agevolazione i lavoratori in questione devono aver svolto nel 2021 almeno 50 giornate di lavoro effettivo nell’ambito di uno o più rapporti di tipo stagionale, a tempo determinato e/o intermittente.

Come per i lavoratori co.co.co., anche per questa categoria l’accesso al bonus 200 euro è previsto nel rispetto del limite reddituale di 35.000 euro per il 2021.

 

 

Domanda bonus 200 euro: le istruzioni per i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo

I lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo sono tra le categorie che dovranno presentare la richiesta per ricevere i 200 euro del bonus.

Si tratta sia dei lavoratori dipendenti sia degli autonomi. Il requisito per l’accesso al contributo è aver versato nel Fondo almeno 50 contributi giornalieri.

Inoltre, devono far valere nel 2021 un reddito derivante dai rapporti di lavoro inferiore a 35.000 euro.

 

 

Domanda bonus 200 euro: le istruzioni per i lavoratori autonomi occasionali

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi occasionali, l’indennità una tantum di 200 euro è prevista per coloro che per tutto il 2021 sono stati:

-senza partita IVA;

-non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;

-titolari di contratti autonomi occasionali.

Per vedersi riconosciuto il contributo, i lavoratori autonomi occasionali devono essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio 2022 e per i contratti in questione deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile nel 2021.

 

 

Domanda bonus 200 euro: le istruzioni per i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio

Il bonus 200 euro è previsto anche per i lavoratori che si occupano di vendite a domicilio. Anche loro dovranno presentare l’istanza per ricevere l’indennità.

Possono beneficiare del contributo tutti i lavoratori che per il 2021 hanno dichiarato un reddito derivante dalle attività in questione superiore a 5.000 euro e che siano iscritti alla Gestione separata.

 

Domanda bonus 200 euro: le istruzioni per i lavoratori domestici

Infine, rientrano tra i beneficiari del bonus 200 euro che devono presentare la richiesta all’INPS anche i lavoratori domestici, appartenenti alle categorie individuate dal CCNL attualmente in vigore che prevede le funzioni prevalenti dei collaboratori familiari e degli assistenti alla persona non autosufficiente.

Colf e badanti devono avere uno o più rapporti di lavoro attivi alla data del 18 maggio 2022 e devono essere iscritti alla Gestione dei lavoratori domestici dell’INPS.

Inoltre, tra i requisiti è previsto che i lavoratori non debbano essere titolari di:

-attività da lavoro dipendente non riconducibile alla gestione del lavoro domestico;

-uno o più trattamenti pensionistici.

Inoltre, i richiedenti non devono avere per il 2021 un reddito personale imponibile ai fine IRPEF non superiore ai 35.000 euro, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali. Rientrano nel conteggio tutti i tipi di reddito tranne:

-il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze;

-i TFR e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata;

-l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale.

 

Rimaniamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.