Incentivi per le assunzioni nel Mezzogiorno
In materia di incentivi per le assunzioni nel Sud, la Manovra 2025 introduce un esonero contributivo in favore dei datori di lavoro privati (con esclusione del settore agricolo, dei contratti di lavoro domestico e di apprendistato, nonché di altri enti ed istituti specificamente elencati dalla norma) per le assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, con una modulazione differenziata (che parte dal 25% per arrivare al 15 %) in base alle diverse annualità considerate, dal 2025 al 2029.
Maxi-deduzione del costo del lavoro
Al fine di incentivare le imprese ad investire in nuova forza lavoro, viene prorogata – per i tre periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027 – la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro incrementale derivante da assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato. Tale maggiorazione, viene incrementata del 10% qualora l’assunzione riguardi particolari categorie di soggetti meritevoli di maggiore tutela (lavoratori svantaggiati o con disabilità; donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di 18 anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile, etc.).
Nuovi requisiti economici per l’accesso all’ADI e al SFL
A partire dal 1° gennaio 2025, cambiano i requisiti economici per il riconoscimento dell’Assegno di inclusione (ADI) e del Supporto formazione lavoro (SFL).
NOTA BENE – Per quanto riguarda l’ADI, viene incrementato a 10.140 euro (rispetto agli attuali 9.360 euro) il valore massimo dell’ISEE relativo al nucleo familiare del richiedente e da 6.000 a 6.500 euro la soglia del reddito familiare del medesimo nucleo (elevata da 7.560 a 8.190 euro se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza).
Per quanto attiene il SFL, invece, si segnalano:
- l’incremento da 6.000 a 10.140 euro del valore massimo dell’ISEE relativo al nucleo familiare del richiedente e della soglia del reddito familiare del medesimo nucleo;
- l’aumento dell’importo del beneficio che passa dagli attuali 350 euro a 500 euro;
- la possibilità di prorogare il beneficio per una durata massima di ulteriori 12 mesi (rispetto ai soli 12 mesi attualmente previsti), previo aggiornamento del patto di servizio personalizzato, se allo scadere dei primi 12 mesi di fruizione, risulti la partecipazione dell’interessato ad un corso di formazione.
Decontribuzione lavoratrici madri
Viene confermato ed esteso l’esonero contributivo in favore delle lavoratrici madri sulla quota a loro carico.
OSSERVA – L’esonero spetta sia alle lavoratrici con rapporto di lavoro dipendente (ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico) che alle lavoratrici autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario. Ai fini della concessione dell’esonero è necessario che le lavoratrici siano madri di due o più figli e che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua.
L’esonero spetta fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo ovvero, a decorrere dall’anno 2027, se madri di tre o più figli, fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
Bonus nido
La Manovra prevede, altresì, alcune modifiche della disciplina relativa al bonus nido.
In particolare:
- viene escluso dal valore dell’ISEE, rilevante al fine della determinazione della misura del buono, l’importo dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico;
- viene soppressa la condizione della presenza di almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni per il riconoscimento della maggiorazione a 3.600 euro su base annua del buono prevista per i nuclei familiari con un valore dell’ISEE fino a 40.000 euro con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024.
Bonus nascite
Con la finalità di incentivare la natalità e di contribuire alle spese per il sostegno dei figli, la Legge di Bilancio 2025 introduce un assegno una tantum, pari a 1.000 euro, per ogni figlio nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2025, riconosciuto dall’INPS su domanda, a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente abbia un valore di ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Fondo dote Famiglia
Viene istituito il Fondo Dote per la famiglia, per la corresponsione di contributi per le prestazioni sportive e ricreative erogate in favore dei minori tra i 6 e i 14 anni di età facenti parte di nuclei con ISEE fino a 15.000 euro, in periodi extra scolastici, da parte delle associazioni e società sportive dilettantistiche, iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD), e degli enti del Terzo settore, iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS).
Carta “Dedicata a te”
La Manovra 2025 rifinanzia la carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro e incrementa, in via permanente, la dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.
Bonus psicologo
Sono state incrementate – da 8 a 9,5 milioni di euro per il 2025, da 8 a 8,5 milioni per il 2026 e da 8 a 9 milioni per il 2027 – le risorse destinate al c.d. bonus psicologo, ossia il contributo economico (parametrato alle diverse fasce ISEE entro 50.000 euro) per la copertura delle prestazioni di psicoterapia.
Congedo parentale
In materia di congedo parentale viene:
- resa strutturale l’elevazione all’80% (finora prevista per il solo 2024) della retribuzione dell’indennità del congedo, per il secondo mese entro il sesto anno di vita del bambino, in luogo dell’elevazione al 60% prevista finora a regime;
- elevato dal 30 all’80% il terzo mese di congedo di maternità o paternità per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti entro il sesto anno di vita del bambino.
Premi di produttività
Prorogata per gli anni 2025, 2026 e 2027 la riduzione dal 10% al 5% (già prevista per le per gli anni 2023 e 2024) dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa. La disposizione riguarda i soli lavoratori dipendenti del settore privato titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, che abbiano percepito, nell’anno d’imposta precedente, redditi da lavoro dipendente d’importo non superiore a 80.000 euro.
Fringe benefit
In materia di fringe benefit si segnala, anzitutto, la proroga – per gli anni 2025, 2026 e 2027 – della soglia di esenzione fiscale già prevista per l’anno di imposta 2024, ossia:
- 2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico;
- 1.000 euro per gli altri lavoratori.
Nel regime di esenzione rientrano le somme erogate direttamente dal datore di lavoro, o rimborsate dal medesimo al lavoratore, per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale e delle spese per il contratto di locazione dell’abitazione principale ovvero per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale.
OSSERVA – Per i nuovi assunti a tempo indeterminato nel corso del 2025 con reddito fino a 35.000 euro nell’anno precedente, che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5.000 euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione.
Detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi per i lavoratori del turismo
Rifinanziato, per il periodo dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre 2025, il c.d. bonus per i lavoratori del settore turistico-alberghiero.
Si tratta, come noto, del trattamento integrativo speciale, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi.
Il trattamento si applica a favore dei lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e ai lavoratori del comparto del turismo, ivi compresi gli stabilimenti termali, titolari di reddito da lavoro dipendente di importo non superiore a 40.000 euro nel periodo d’imposta 2024.
Requisiti per la fruizione della NASpI
La Manovra 2025 introduce un nuovo requisito contributivo per la fruizione della NASpI nelle ipotesi di dimissioni volontarie, anche a seguito di risoluzione consensuale.
In particolare, con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2025, la NASPI potrà essere riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino, oltre ai requisiti già previsti, anche almeno 13 settimane di contribuzione dall’ultimo evento di cessazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato interrotto per dimissioni volontarie, anche a seguito di risoluzione consensuale, fatte salve le ipotesi di dimissioni nel periodo di maternità, per giusta causa o di risoluzione consensuale nell’ambito delle procedure di licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
NOTA BENE – Tale requisito si applica a condizione che l’evento di dimissioni sia avvenuto nei 12 mesi precedenti l’evento di cessazione involontaria per cui si richiede la prestazione.
Pacchetto Pensioni
In materia pensionistica, la legge di Bilancio 2025 dispone la conferma di:
- Quota 103 (pensione anticipata con almeno 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi);
- Ape sociale (anticipo pensionistico in favore dei soggetti che, al compimento dei 63 anni e 5 mesi di età, siano alternativamente disoccupati, caregiver, con capacità lavorativa ridotta per invalidità grave o svolgano lavori usuranti);
- Opzione donna (pensione anticipata con un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni, per le lavoratrici che alternativamente: siano caregiver; abbiano una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%; siano licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa).
Viene, inoltre, introdotta la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni attraverso il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare.
Per quanto riguarda le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo è stato disposto l’incremento del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026.
Per le donne lavoratrici, il beneficio della riduzione del requisito anagrafico (attualmente pari a 67 anni di età) per l’accesso alla pensione di vecchiaia nel sistema contributivo in presenza di 4 o più figli, viene elevato da 12 a 16 mesi.
Riguardo al cd. Bonus Maroni (riconoscimento in busta paga della quota di contributi a carico del lavoratore, per chi – in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato – decida di restare al lavoro), viene ampliata la portata della disposizione sul piano soggettivo, che adesso, oltre ai soggetti che hanno i requisiti per accedere a Quota 103, include anche i soggetti che al 31 dicembre 2025 hanno maturato i requisiti per il pensionamento anticipato indipendente dall’età anagrafica (attualmente pari a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne). È stata, altresì, prevista l’esclusione dall’imponibile fiscale della somma corrispondente alla quota di contribuzione corrisposta interamente al lavoratore.
Si resta a disposizione per eventuali ulteriori informazioni e chiarimenti.