Assumere una domestica / badante

5 Ottobre 2014
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Una famiglia che dà impiego ad una colf o badante senza averla messa pienamente in regola può incorrere in sanzioni, sia di natura amministrative, che civile e penale. 

Per il solo fatto di non aver comunicato l’assunzione o le variazioni nel rapporto di lavoro, la legge prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa da 200 a 500 euro per ogni lavoratore alla Direzione Provinciale del Lavoro. 

Il datore di lavoro deve pagare sanzioni civili per l’omesso pagamento dei contributi pari al 30% su base annua per ciascun lavoratore, ai sensi della Legge n. 388/2000.

Il calcolo viene fatto sull’importo dei contributi evasi con un massimo del 60% ed un minimo di 3.000 euro, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata

Quindi, anche per una sola giornata di lavoro “in nero”, il datore di lavoro può essere punito con la sanzione minima applicabile di 3.000 euro.

Questa sanzione civile è cumulabile con le sanzioni amministrative per la mancata comunicazione e per la mancata iscrizione all’Inps nei termini stabiliti. 

Se il lavoratore è cittadino extracomunitario senza permesso di soggiorno o con permesso di soggiorno scaduto o revocato. In tali casi è previsto una multa pari a 5.000 euro per ciascun lavoratore occupato irregolarmente e la reclusione da 6 mesi a 3 anni ai sensi dell’art. 22, comma 12 del D.Lgs. 286/98.